Come sono cambiate le Maldive dopo la pandemia di coronavirus (parte1)
Le Isole del Maldive sono state praticamente le prime al mondo ad aprire il loro aeroporto internazionale ai turisti. Ma cosa aspettarsi quando si arriva alle Maldive e com’è la vacanza adesso? Le principali sfumature da conoscere prima di partire.
Il coronavirus ha preso il suo pedaggio in tutti i settori della vita. Questo include le isole paradisiache. Ma le Maldive hanno dimostrato con l’esempio che viaggiare nel post-covo può essere sicuro e piacevole. Dopo tutto, sono state le Maldive a vincere l’Oscar del turismo 2020 come migliore destinazione di viaggio. Le isole paradisiache aperte al turismo tra le prime al mondo: nel luglio 2020. E questo non è sorprendente. Il turismo rappresenta quasi il 40% del PIL della nazione insulare. Il divieto di viaggio ha rallentato la crescita economica e ha semplicemente lasciato la gente del posto senza pane. Mentre il numero di turisti è salito a quasi il 15% nel 2019, raggiungendo un record di 1,7 milioni, la vita si è fermata nel 2020. E le entrate sono diminuite di quasi il 25%. E dopo tutto, quasi un terzo dei maldiviani sono impiegati proprio nel settore del turismo.
COSA C’È DI DIVERSO ALL’AEROPORTO
La prima cosa che ti colpisce all’arrivo è che tutto il personale dell’aeroporto indossa maschere. Tuttavia, questa vista non è sorprendente ed è abituale per tutti i paesi del mondo. Infatti, le maschere sono obbligatorie negli aeroporti o sugli aerei. Inoltre, le maschere sono obbligatorie sui voli internazionali e nazionali.
La temperatura dei passeggeri viene misurata all’arrivo all’aeroporto delle Maldive. Ci sono termocamere che rilevano automaticamente la temperatura.
Le condizioni generali dei passeggeri sono monitorate. Se sono visibili chiari sintomi di malattia. In caso affermativo, il passeggero sarà portato in una stanza separata e sottoposto a un test per il coronavirus.
È la pratica alle Maldive di testare a caso gli ospiti per il coronavirus. In questo caso, il governo paga la procedura.
Se viaggiate insieme a turisti che mostrano sintomi di coronavirus, dovete pagare il test PCR. Se il coronavirus è confermato, bisogna sottoporsi alla quarantena per 2 settimane. Tutti i costi associati alla quarantena sono a carico dei turisti. Quindi non si dovrebbe lesinare sull’assicurazione. Si dovrebbe scoprire subito se copre tali rischi.